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Sala conferenze - Hotel Ala d'Oro

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lunedì 23 giugno 2014

La serata con LUIGI ZOJA

Queste le immagini della serata di venerdì 20 giugno con lo psicanalista Luigi Zoja che ha presentato il suo ultimo saggio “Utopie minimaliste” edito da Charelettere. L’incontro è stato introdotto da Paolo Galletti.
Il fallimento e gli orrori provocati del nazismo e dal comunismo ci hanno lasciati disillusi e disincantati rispetto a qualsiasi credo, orfani di un’ideologia plausibile. Si è fatto strada il convincimento che sia preferibile, se non intellettualmente onesto e moralmente doveroso, vivere senza ideologie, senza utopie.
"Beato il Paese che non ha bisogno di eroi", faceva dire a Galileo Bertolt Brecht. Tale disaffezione rispetto all’utopia e all’ideologia ha però di fatto consegnato le nostre società al neoliberismo e al consumismo, a tutti gli effetti una nuova fede che proclama il dogma del profitto e dell’avere come diritto e fonte di felicità. Un sogno di breve durata, questo, che le ricorrenti crisi economiche hanno provveduto a demolire.
Che fare, dunque? Assumendo la categoria dell’utopia come criterio di riferimento, possiamo dire che noi contemporanei ci troviamo stretti fra il fallimento e l’esaurimento delle utopie del Novecento e la constatazione che una rinuncia totale e assoluta ad esse non porta a nulla, solo a quell’utopia mascherata che è il liberismo consumista. Come uscire da questa aporia, esistenziale e culturale? E immaginabile una terza via all’utopia? Tornando alla citazione di Bertolt Brecht: è immaginabile un mondo più desiderabile anche senza eroi, destinati a rovesciarsi in modelli negativi?





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