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Sala conferenze - Hotel Ala d'Oro

Via Matteotti, 56 - 48022 Lugo di Romagna - (Ravenna) - Italia
Per Informazioni : 0545 22388 - claudio@aladoro.it
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mercoledì 29 giugno 2011

Sabato 2 luglio - "Il Paradiso" di Dante Alighieri



La gloria di colui che tutto move
per l'universo penetra, e risplende
in una parte più e meno altrove.

Nel ciel che più de la sua luce prende
fu' io, e vidi cose che ridire
né sa né può chi di là sù discende;

Quale chiusura più degna della stagione 2010-2011 di Caffè Letterario che la lettura integrale del “Paradiso” dantesco. Dopo il successo delle maratone letterarie dedicate all’Ariosto, Tasso e Petrarca organizzate da Caffè Letterario e dalla Ass.culturale Entlechia, il nostro viaggio finisce nella luce sublime dei versi del “Paradiso” Sabato 2 luglio a partire dalle ore 20,00 nella bellissima sede di "Entelechia" in via Quarantola, 32/1 a Lugo si svolgerà una lettura integrale della terza cantica della Divina Commedia di Dante Alighieri. A partire dalle ore 20,00, fino a notte inoltrata, diverse voci si alterneranno alla lettura dei 33 canti che raccontano l’ascesa di Dante e Beatrice dal Paradiso Terrestre all’Empireo. . I lettori che declameranno i versi immortali del grande poeta fiorentino saranno scrittori, artisti, amici, collaboratori di "Entelechia" e del nostro Caffè Letterario a cominciare da Gabriele Bersanetti che avrà l'onore di cominciare la lettura fino a Luigi Sebastiani che la chiuderà a notte fonda, passando per Giovanni Barberini, Patrizia Randi, Carlo Pasi, Gianluigi Caravita e tanti altri. Un evento dunque da non perdere... Una notte d'estate, in uno splendido cascinale di campagna, (praticamente un Paradiso Terrestre...), sotto le stelle, a leggere ed ascoltare i più bei versi della letteratura italiana in compagnia di amici...

giovedì 23 giugno 2011

Mercoledì 29 giugno - "Cinema, Cinema, Cinema..." Le letture al buio di Caffè Letterario


Mercoledì 29 giugno, alle ore 20,30 nel Ristorante dell'Hotel Ala d'Oro di Lugo, nuovo appuntamento conviviale con le "Letture al buio". Protagonista della serata... il grande cinema di tutti i tempi!
Leggere è un piacere, e leggere insieme a tavola è un piacere doppio. All'insegna di questa consapevolezza, proseguono nel ristorante dell'Hotel Ala d' Oro le letture al buio, divertenti occasioni conviviali in cui i partecipanti saranno invitati a leggere, in coppia con un lettore sorteggiato fra i presenti, un brano tratto dalla sceneggiatura di un film più o meno famoso. Un'occasione insomma per giocare insieme col Cinema e, per chi se la sentirà di leggere, di entrare nelle parti dei grandi personaggi e attori che hanno fatto la storia della "settima arte". Il gioco, aperto a tutti i presenti, starà nel capire di quale film si tratti e nel rivedere poi il brano originale sullo schermo della sala. I premi saranno ovviamente libri. Per quanto riguarda l'aspetto gastronomico, la cena sarà buffet, con un'ampia scelta di piatti, così da accontentare tutti, vegetariani e non...

(è necessaria la prenotazione - Tel. 054522388 - 3296817175)

Ecco il programma in dettaglio:

"Grazie" di FLAVIO SANTI

Lo scrittore Falvio Santi è stato ospite di Caffè Letterario il 4 aprile scorso per la presentazione del suo romanzo "Apetta primavera Lucky" per i tipi di Socrates Editore.


Torno sempre con grandissimo piacere all'Ala d'oro perché Claudio e i suoi amici dell'Hotel sono degli uomini d'altri tempi: eleganti, raffinati, colti e umani, molto umani. Amano la buona tavola e la buona letteratura, e riescono a farle convivere insieme in una piccola oasi. Gli incontri sono proprio dei piccoli convivi: si ascolta, si parla, ci si confronta. Magari con un bel bicchiere di rosso. E per me che sono un amante della cultura classica questo calore umano e culturale è il massimo.
Flavio Santi

mercoledì 22 giugno 2011

La serata con GIANLUCA MOROZZI

Video-riassunto in 12 minuti della serata con GIANLUCA MOROZZI all'indirizzo:
www.youtube.com/watch?v=Agi54rM3pqo

Ecco le immagini della serata di lunedì 20 giugno passata in compagnia dello scrittore Gianluca Morozzi che ha presentato il suo romanzo edito da Guanda “Cicatrici”. Ultimo incontro con l’autore dell’anno,( visto che gli ultimi due appuntamenti di Caffè Letterario che chiuderanno la stagione saranno di lettura) la serata è stata introdotta da Patrizia Randi e si è conclusa come d’abitudine con il consueto brindisi finale.
“Autore prolifico, dallo stile asciutto e ironico.” Questa la stringata definizione che da Wikipedia dello scrittore bolognese, ma Morozzi è tanto altro. Oltre ad essere ormai uno scrittore affermato, è un musicista, appassionato di Springsteen e Bob Dylan, (e proprio qui a Caffè Letterario ne ha dato prova tre anni fa, con la sua chitarra, in una serata dedicata al Boss in compagnia di Leonardo Colombati e di Lorenzo Semprini), un cultore del mondo dei fumetti , dove ha al suo attivo come sceneggiatore diverse pubblicazioni, e anche un grande intenditore di calcio e tifoso del Bologna. Su Morozzi, nonostante poi la sua giovane età, è stata scritta dallo scrittore napoletano Carmine Brancaccio, anche una biografia, uscita nel 2008, dal titolo “L’era del Moroz. Tra la vita e la scrittura di Gianluca Morozzi” edito da Zikkurat. Con una presenza così vulcanica e dagli interessi così variegati non poteva che essere una serata interessante e divertente dove si è passati dal racconto dei difficili esordi come scrittore, passando dai vari concorsi letterari sparsi per l’Italia, alle richieste di pubblicazione delle proprie opere presso piccoli editori locali, fino a questo “Cicatrici” un noir davvero appassionante di cui lo stesso scrittore ha detto: “questo romanzo è molto difficile da spiegare e molto facile da leggere!” Insomma una degna conclusione di questa lunga stagione di Caffè Letterario con un bravo scrittore e un libro, soprattutto per gli amanti del genere, altamente consigliabile…






martedì 21 giugno 2011

Inaugurata la Mostra Fotografica "Bagnanti" di MATTEO SAULI

Sabato 18 giugno è stata inaugurata all’Hotel Ala d’Oro di Lugo la Mostra Fotografica “Bagnanti” del giovane fotografo ravennate Matteo Sauli. Vittorio Ferorelli, caporedattore di “IBC” la rivista edita dall’Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna, ha raccontato il lavoro dell’autore che da diversi anni collabora con l’Istituto. La mostra allestita nella hall dell’albergo, è visitabile tutti i giorni dalle 10,00 alle 22,00 e rimarrà in esposizione fino al 31 agosto. Che ci faccio qui? di Vittorio Ferorelli (testo già pubblicato nel n.2/3-2008 della rivista “IBC. Informazioni, commenti, inchieste sui beni culturali”) Matteo Sauli, 26 anni, ravennate, è l’autore delle immagini che pubblichiamo in queste pagine di “IBC”. “Bagnanti” e “SS309” (la sigla della Strada statale “Romea”) sono i titoli di due progetti fotografici diversi, che affiancati possono raccontare una volta ancora, per frammenti, un viaggio all’interno del nostro territorio. Un vagabondaggio parallelo, in parte camminato a piedi, sulla sabbia delle spiagge più affollate d’Italia, e in parte percorso sulle ruote, lungo la striscia di asfalto, metallo e cemento che da secoli, in attesa dell’autostrada futura, unisce Ravenna e Venezia. Presentando in estrema sintesi sé stesso, e la sua iniziazione alla fotografia, Matteo Sauli spiega che tutto è iniziato facendosi delle domande, “troppe domande”. Così tante da averne tratto una conclusione che, nonostante la sua giovane età, ha già il sapore leggero della saggezza: chi pensa troppo non sempre trova ciò che cerca, a volte basta aprire bene gli occhi. Qualcosa di simile alla lungimiranza con cui, venti anni fa, Bruce Chatwin sostituiva la domanda di rito del pensatore, “Chi sono io?”, con il ben più inquietante “Che ci faccio qui?”, un interrogativo che invece di spingere alla ricerca di una identità astratta (per abbandonarsi poi al tedio della filosofia da camera) preferisce l’esplorazione concreta della località, l’irrequietezza mobile del nomade antico e del moderno flâneur. Nonostante tutto ciò che si dice e si scrive sull’apocalisse incombente, le immagini raccolte lungo l’attraversamento di una strada e di una spiaggia – due territori di passaggio che la moda sociologica definirebbe senzaltro come “non luoghi” – testimoniano la sopravvivenza inusitata delle storie e proprio dei luoghi. Si potrà poi argomentare sulla decadenza delle architetture, delle infrastrutture, degli oggetti quotidiani e delle stesse forme dei corpi e delle esistenze umane, ma non è ancora del tutto negata la possibilità di camminare alla ricerca di tracce di significato, forse anche di un altro possibile racconto. Gianni Celati, qualche tempo fa, rievocando i viaggi a piedi con Luigi Ghirri mentre scriveva Verso la foce, rifletteva sulla differenza che esiste tra scrivere a distanza, e prendere appunti, invece, sul momento e nel posto in cui si è (come fa il fotografo con la sua macchina – aggiungerei). Quando si scrive (e si guarda) da lontano, diceva Celati, si corre il rischio che sulle cose prevalga la teoria generale. Quando, piuttosto, si scrive (e si fotografa) per dare conto di quello che si vede e si sente sul momento, magari non si capisce molto, ma si guadagna in libertà. La libertà che nasce dalla consapevolezza di un paradosso: che ogni nostra osservazione ha un limite. “Ti guardi attorno, vedi cosa c’è per terra, se asfalto o spazzatura o altro, poi guardi l’orizzonte e vedi che rapporto c’è tra l’orizzonte e quel pezzo di terra dove stai mettendo i piedi. Lì spunta il senso del limite, che è anche il senso delle visioni e delle apparizioni. Magari spunta solo nei gesti della gente che vedi, nell’apertura dello spazio, o nelle rughe d’un vecchio. Ma la visione d’un luogo sorge, certamente non come un discorso con risposte pronte, ben dette e sicure, ma come un pensare-immaginare su come è fatto il mondo”.

sabato 18 giugno 2011

Lunedì 20 giugno - GIANLUCA MOROZZI a Caffè Letterario

Lunedì 20 giugno, alle ore 21,00, nella Sala Conferenze dell'Hotel Ala d'Oro, la narrativa torna protagonista a Caffè Letterario con Gianluca Morozzi che presenterà il suo ultimo romanzo "Cicatrici", pubblicato da Guanda. A introdurre l'incontro con l'autore bolognese, sarà la curatrice di Caffè Letterario Patrizia Randi. Come di consueto al termine della serata brindisi con i vini in degustazione per tutti i presenti. In una grande città del Nord Italia, un uomo insospettabile ha compiuto un efferato delitto davanti a centinaia di testimoni. Nemo Quegg, un grigio e tranquillo tipografo di periferia, ha ucciso una persona con un coltello da cucina, in mezzo a una folla di bambini e genitori che assistevano alla sfilata di un circo. Poi ha gettato il coltello e ha aspettato con calma l’arrivo della polizia. Alla psicologa che dovrà stilare la perizia sulla sanità mentale, Nemo Quegg racconta la sua agghiacciante storia... Gianluca Morozzi, oltre a libri di contenuto " leggero e giovanilistico" ha giá scritto un impegnativo noir dal titolo "Blackout". Cicatrici amplia il panorama strettamente noir con risvolti esoterici, di non facile comprensione, almeno ad una prima lettura. Quello che sembra essere la trama del libro, la confessione di un assassino alla psicologa del carcere, a proposito di un feroce delitto apparentemente inspiegabile e commesso da una persona mite e riservata si arricchisce di elementi nuovi. Ed il romanzo diventa una sorta di gioco di specchi, in cui i personaggi assumono di volta in volta personalitá e caratteristiche diverse. Senza accorgercene, ci troviamo in mezzo a fenomeni di dejá vu, reincarnazioni, predestinazioni e così via. Il tutto, però scritto in maniera stringata ed efficace, nello stile conosciuto dell'autore. In ogni caso un libro che si legge senza respiro dalla prima all’ultima pagina senza pause. Gianluca Morozzi è nato a Bologna nel 1971. Dopo gli esordi con la piccola casa editrice ravennate Fernandel, ha raggiunto il grande pubblico grazie al romanzo Blackout, un thriller "claustrofobico" interamente ambientato all'interno di un ascensore. Oltre ai romanzi già pubblicati, ha all'attivo numerosi racconti, inseriti in diverse antologie.

venerdì 17 giugno 2011

Sabato 18 giugno - "Bagnanti" Inaugurazione della mostra fotografica di MATTEO SAULI

Sabato 18 giugno, alle ore 18,00 la fotografia torna protagonista a Caffè Letterario con l’inaugurazione della mostra fotografica “Bagnanti” del giovane fotografo ravennate Matteo Sauli. A parlare del lavoro di Sauli, oltre all’autore, sarà presente il giornalista Vittorio Ferorelli, caporedattore della rivista dell’Istituto dei Beni Culturali dell’Emilia Romagna “IBC”. Come buona tradizione di Caffè Letterario a conclusione brindisi-aperitivo per tutti i presenti. Le fotografie del progetto “Bagnanti” rappresentano un lavoro sulla spiaggia iniziato quattro anni fa, sono un percorso che disegna la mappa estiva da Ravenna a Rimini nato dalla curiosità di osservare con la macchina fotografica il “mito” del divertimento nelle vacanze estive. Un migrare che a metà mattina diventa, come per magia, stabile e da cui l’obbiettivo si congeda per scattare le nuove relazioni che i giorni costruiscono. Le strutture sono gli uomini: geometrie lineari nello sforzo dei muscoli, architetture barocche nelle bagnanti sportive e ghirigori infantili di un muretto in corsa. Fotografie che puntano lo sguardo sugli aspetti sociali e paesaggistici dei luoghi “simbolo” della spiaggia.

La serata con GIANLUIGI NUZZI

Dal Salone Estense della Rocca di Lugo, ecco le immagini della serata di ieri sera col giornalista milanese Gianluigi Nuzzi che ha presentato il suo saggio "Metastasi" edito da Chiarelettere. Guido Baldrati, fondatore con Benedetto Della Vedova dell'Associazione Libertiamo, ha introdotto questo libro, a dir poco agghiacciante, che tratta del fenomeno criminale della n'drangheta. Oggi la 'ndrangheta, non solo è considerata la più pericolosa organizzazione criminale in Italia, ma è anche una delle più potenti al mondo, con una diffusione della presenza anche all'estero (dal Canada ad altri paesi europei meta dell'emigrazione calabrese). Secondo le forze dell'ordine, in Calabria sono attualmente operanti circa 155 clan locali (definiti cosche o 'ndrine) che affiliano circa 6.000 persone dedite ad attività criminali, legate spesso tra loro da vincoli familiari. "Metastasi" non è una spremitura di atti giudiziari ma una confessione sconvolgente con i tempi di lettura del romanzo criminale. Le nuove dichiarazioni di Di Bella, che già nel 2002 dopo 29 verbali contribuì ad arrestare centinaia di persone, sono ora al vaglio della direzione distrettuale antimafia di Roma. Inoltre il libro recupera le origini (dagli acquisti di armi dai partigiani ai rapporti con le Br), proietta ombre che andranno affrontate e offre soprattutto chiavi di interpretazione inedite. Insomma, dopo "Vaticano Spa" presentato da Nuzzi un anno fa a Caffè Letterario, "Metastasi" è un altro bel esempio del miglior giornalismo d'inchista italiano.

giovedì 16 giugno 2011

Giovedì 16 giugno - GIANLUIGI NUZZI a Caffè Letterario

Giovedì 16 giugno, alle ore 21.00, nel Salone Estense della Rocca di Lugo, a un anno esatto dalla presentazione a Caffè Letterario del suo fortunatissimo saggio "Vaticano Spa", torna a Lugo il giornalista milanese Gianluigi Nuzzi per presentare il suo ultimo lavoro "Metsatasi. Sangue, soldi e politica tra Nord e Sud. La nuova 'ndrangheta nella confessione di un pentito" edito da Chiarelettere nel 2010. A introdurre la serata sarà il lughese Guido Baldrati fondatore assieme a Benedetto Della Vedova dell'Associazione "Libertiamo". Il nord della Pianura padana come il sud dell’Aspromonte. Ormai le ’ndrine tengono sotto controllo il Nord e fanno affari con chiunque. Il nuovo libro di Gianluigi Nuzzi offre una prospettiva inedita per capire un fenomeno ormai “vecchio” di trent’anni. Un esercito di 1500 persone che controlla dagli anni Settanta non solo il traffico di armi e di droga ma anche un’importante quota della liquidità lombarda. Quella dei salotti buoni, dei politici, dei cavalieri del lavoro, delle camere di commercio, delle amministrazioni locali. Trent’anni di tangenti (e se necessario di omicidi) per ottenere licenze edilizie e controllare una buona parte degli immobili commerciali del Nord Italia (Varese, Lecco, Milano, Como), avendo un dominio incontrastato del territorio anche grazie alla continua e capillare attività di estorsione. Adesso la testimonianza di un pentito qui raccolta permette di capire perché tutto ciò è stato possibile e di avere a disposizione verità e retroscena a volte incredibili. Il boss che si intrattiene con il futuro ministro, il traffico d’armi con le brigate rosse, il commercio di uranio, l’incontro con Giulio Andreotti, il patto tra ’ndrangheta e cinesi, il caso di un industriale delle armi rapito, poi liberato, ed eletto in Parlamento per fare gli interessi della ’ndrangheta. Persino il caso di un famoso stilista ammazzato ma che forse ammazzato non è. Anche qui c’entra la ’ndrangheta, gli amici di Coco Trovato trovano la soluzione per ogni problema. Soprattutto per ripulire il denaro sporco e fagocitare le attività produttive più redditizie. Tutto fatto secondo rituali e regole che arrivano da lontano e che si appoggiano su codici famigliari e amicali che vanno rispettati e onorati, sempre. Se no la punizione arriva, puntuale, anche a distanza di anni. E fa paura: la paura del nostro testimone che qui fa tutti i nomi e i cognomi delle storie che racconta, la paura di chi ha sfidato un codice d’onore e adesso è solo. Gianluigi Nuzzi è nato a Milano nel 1969. Inviato di «Libero» e autore del programma di Gad Lerner «L’Infedele», ha lavorato a «Panorama» e collaborato con il «Corriere della Sera». Dal 1994 segue le più rilevanti inchieste giudiziarie con implicazioni politiche e finanziarie. Collabora alla trasmissione L’infedele di Gad Lerner.

giovedì 9 giugno 2011

"Esercizi di stile" La premiazione del Concorso Letterario

Incontro dedicato ai ragazzi delle scuole medie superiori di Lugo quello tenuto lunedì scorso, 6 giugno nel Salone Estense della Rocca di Lugo. Alla presenza dell’Assessore alla Cultura e alle politiche giovanili del Comune di Lugo Marco Scardovi si è celebrata la premiazione del Concorso Letterario “Esercizi di stile” organizzato dall’Amministrazione comunale con la collaborazione del Caffè Letterario e delle scuole superiori lughesi. A premiare i ragazzi era presente anche la giuria che ha valutato i cinquanta racconti presentati, composta dalla insegnante Velia Ferrioli e dallo scrittore e poeta voltanese Matteo Fantuzzi che è stato ospite, in qualità d’autore, di Caffè Letterario e che collabora con la nostra rassegna da più di due anni. I lavori premiati sono stati sei e i premi, ovviamente in libri, sono stati offerti dalla Libreria Alfabeta. Ecco la classifica finale, il testo integrale del racconto primo classificato e le immagini della serata.


1° classificato
“Pioggia” di Silvia Calderoni
Liceo Scientifico


2° classificato
“Viaggio in Italia” di Federica Zanoni
Liceo Linguistico


3° classificato
“Mamma” di Cecilia Dirani
Liceo Linguistico


4° classificato
“Auschwitz” di Andrea Merli
Liceo Linguistico


5° classificato
“I Giovani e la Politica: triste connubio” di Luca Fregnani
ITIS sez.Meccanici


6° classificato
“Imparando a sorridere” di Gessica Biondi
Liceo Linguistico

“Pioggia” di Silvia Calderoni
Sono le due e mezza del pomeriggio, sto tornando a casa dopo aver pranzato da mia nonna, sono in bici con le cuffie nelle orecchie. Per andare a casa devo attraversare i binari del treno, stranamente le sbarre sono aperte, pedalo più velocemente ora, intanto il cielo si scurisce, il sole scompare, leggere gocce di pioggia mi bagnano il viso, ed io le lascio fare. “Iris, rallenta…” Si, a volte lo faccio, a volte parlo da sola , ma non m’ascolto mai. Mi sono ascoltata solo una volta, quando la vocina dentro di me mi ha detto “ Iris, buttati”, io l’ho fatto, mi sono buttata, ma sono caduta su qualcosa di duro, che non potevo abbattere, mi sono fatta molto male e sebbene oggi porti ancora i segni, sono riuscita a rialzarmi. Da allora ho intrappolato la mia vocina nel profondo del mio stomaco. Certe volte quello che ho dentro non mi basta, certe volte io non mi basto: né a me né agli altri. A volte ho paura di svegliarmi presto la mattina e di rendermi conto di aver sognato, oppure di rendermi conto che sia tutto vero, che quella notte non ha cancellato la mia vita, come avrei voluto. Ciò che penso delle cose è limitato, non basta che io ami, serve solo che io sia simpatica. La sopportazione o la non sopportazione delle cose, degli avvenimenti, della realtà, la insopportazione della normalità. La mia vita gira intorno all’estremo senso di sopportazione. Sopportare le situazioni. Oppure evadere, rimanendo sola. Oppure tanto vale morire. Mi risparmierebbe l’insopportazione della sopportazione. Ma io non morirò, io sono invincibile e nessuno potrà distruggermi. La pioggia si sta facendo più pesante, ma mi piace la pesantezza, mi fa sentire protetta, mi fa sentire meno male e allora pedalo ancora più forte, così che tutta questa pesantezza mi addormenti. “Iris, rallenta…” I binari del treno sono tra le tre cose più poetiche che conosca, le altre due sono le nuvole ed i girasoli, ora da qui vedo tutte e tre le cose: vedo i binari che scintillano sotto la pioggia, vedo le nuvole grigiastre ed incazzate ( chissà poi perché…) e vicino alla stazione vedo un campo di girasoli. Ma oggi non c’è il sole ed io devo andare a casa, mi fanno male le ossa, sono stanca, voglio dormire. Questo pensiero mi fa rabbrividire ed accellero. “Iris, rallenta…” Accellero. Ora mi trovo in una stradina di campagna, a destra vedo dei campi di peschi, a sinistra delle case. La canzone del mio mp3 è cambiata, ora c’è qualcuno che canta sottovoce, quasi bisbiglia, quasi soffia, ma quel soffio è così dolce che lo lascio lì, a vagare indifferente nel mio cervello. “ Iris, rallenta…” Smettila. Hai capito? Smettila. Ora vado così veloce che riesco a pedalare anche senza mani. La pioggia ha aumentato la sua intensità e si sta lentamente infiltrando tra i miei capelli scompigliati. Mi piace questa sensazione, le gambe veloci, i capelli ondeggianti, non sento niente e sono sempre più bagnata, sempre più veloce, sempre più felice. “Iris! Att…” BUM. C’è una musica lontana che mi soffia nelle orecchie. Non vedo niente. Non sento niente. “Iris, io ti avevo avvisata…” Chi sei? Che cosa vuoi? “ Io sono ciò che più ti spaventa al mondo. Io sono ciò che più ti è lontano al mondo. Io sono la morte.” Sento delle pulsazioni nella testa e nella gola, come se il mio cuore si fosse staccato dal petto e sia venuto a battermi in faccia. “Io prendo le anime quando è il loro turno. Non prima. Non dopo. Ma a volte il CASO mi frega…” Ora lo sento, è un dolore acutissimo, sfavillante, come una lama che mi taglia a metà, dritta, netta, senza pause, tasto coi polpastrelli per terra, è tutto bagnato. “Ti avevo detto di andare più piano. Tu non mi hai ascoltata. Il CASO l’ha saputo ed è corso qua…” La testa ora mi pulsa ancora più forte, sembra quasi che dei vermi mi siano entrati dentro e mi stiano divorando la mucose. “ Ora ti devo portare via, Iris…” No, non voglio andare via, via dove, portami dalla mia mamma, portami da lei. “ Non posso Iris. Hai sbandato e sei stata travolta da un camion. Stai morendo.”

mercoledì 8 giugno 2011

"Un dialetto lughese di qualità" di GIUSEPPE BELLOSI

Sull'incontro di sabato 12 marzo con Paolo Gagliardi e il suo libro di poesie dialettali " E' viaz dl'anma" edito da Tempo al Libro.


Questo libro di Paolo Gagliardi non nasce per caso, ma fa parte di un percorso poetico romagnolo che parte dagli anni ’70 e arriva fino ad oggi, e si riallaccia anche alla tradizione poetica dialettale lughese, cominciata alla fine dell’800 con i modesti sonetti di Carmelo Cantalamessa Carboni, ma continuata negli anni ’20 e ’30 del secolo scorso, con un nome che è senz’altro quello di un poeta tra i più importanti nella poesia romagnola del ’900: Lino Guerra, seguito poi, negli anni ’40 e ’50 dal fratello Enzo. Erano dunque molti anni che non usciva una raccolta di poesie di qualità in dialetto lughese, come questa di Paolo Gagliardi. A me ha fatto molto piacere seguire il lavoro di Gagliardi. Avevo già apprezzato alcune poesie da lui utilizzate per accompagnare le immagini in alcune mostre fotografiche, e quando mi ha sottoposto una serie di testi ho confermato il mio giudizio positivo. Mi sono piaciute soprattutto le poesie più brevi, e ho consigliato all’autore di seguire il criterio dell’essenzialità. Gagliardi ha dunque lavorato molto in questa direzione e ne ha tratto questo libretto, di esigue dimensioni ma di grande intensità.
Giuseppe Bellosi

lunedì 6 giugno 2011

La maratona petrarchesca

"IL CANZONIERE" di Francesco Petrarca Canzone CCCLX - Lettore: Claudio Nostri www.youtube.com/watch?v=TI1CD_qhEYs


Ecco alcune immagini della maratona letteraria dedicata al "Canzoniere" di Francesco Petrarca che si è tenuta sabato 28 maggio nella bellissima sede dell’Associazione Culturale Entelechia. Più di 20 lettori si sono alternati alla lettura di oltre 90 liriche, fra sonetti, canzoni, ballate, madrigali e sestine, delle 366 di cui è composto il canzoniere del grande poeta aretino. Un’altra grande serata di Caffè Letterario dedicata ai Classici che ha visto la presenza di oltre 50 persone, a testimonianza che l’interesse per i grandi testi della nostra letteratura è ancora vivo in tanti appassionati lettori.

domenica 5 giugno 2011

Lunedì 6 giugno - "Esercizi di Stile" - Premiazione del concorso di scrittura giovane

Lunedì 6 giugno alle ore 20,00 nelle Pescherie della Rocca, Il Caffè Letterario di Lugo propone una serata dedicata alla giovane scrittura degli studenti delle Scuole Medie Superiori di Lugo. Una giuria ha selezionato i racconti più interessanti del concorso letterario “Esercizi di Stile” organizzato con la collaborazione di Caffè Letterario, del Comune di Lugo e delle scuole superiori. L’obbiettivo è quello di aprire uno spazio in cui fare emergere i talenti e la creatività dei giovani lettori. La serata, inserita nella rassegna dell'A-day, introdotta dall’Assessore alla Cultura Marco Scardovi, sarà condotta direttamente dai giovani studenti. La premiazione sarà effettuata dopo la lettura dei racconti scelti. I premi, in libri, sono offerti dalla Libreria Alfabeta.

sabato 4 giugno 2011

"Cool Opera Songs" Jazz e Musica Lirica a Caffè Letterario

Video dell'ultimo brano (di Thelonius Monk) del concerto del trio Ravaglia, Acquarelli, Loddo, pubblicato su Youtube all'indirizzo: www.youtube.com/watch?v=LOBljmRKDzA E’ cominciato alla grande l’ultimo mese di questa straordinaria stagione di Caffè Letterario con la bellissima serata musicale-conviviale di mercoledì scorso 1 giugno. Protagonista della serata il terzetto jazz composto da Paolo Ravaglia ai clarinetti, Marco Acquarelli alla chitarra, e Marco Loddo al contrabbasso. La serata, dal titolo “Cool Opera Songs” ha visto l’inusuale commistione di due generi musicali così apparentemente lontani, come l’opera lirica e il Jazz. I musicisti hanno infatti riproposto i temi di famose arie tratte dalle più popolari opere del nostro repertorio operistico nazionale, e non solo, riadattandole agli stilemi del Cool Jazz, riuscendo a creare un’atmosfera da concerto cameristico e allo stesso tempo da jazz club americano degli anni 50. D’altronde il Cool Jazz, da molti considerato come la risposta “bianca” al “nero” Bepop di cui rifiutava le asprezze armoniche più estreme e che aveva non pochi riferimenti alla musica colta europea, ben si adatta alla rilettura delle melodie del nostro melodramma. Fonte di ispirazione per il trio Ravaglia, la musica del clarinettista texano Jimmy Giuffre considerato, non solo uno dei fondatori del Cool, ma uno dei capostipiti del Jazz contemporaneo. Fra i brani eseguiti le arie verdiane “di Provenza il mare e il suol” e “Addio del passato” dalla Traviata; ancora di Verdi “Tacea la notte placida” dal Trovatore e “Tutte le feste al tempio” dal Rigoletto; di Vincenzo Bellini “Ah, non credea mirarti” dalla Sonnambula, mentre Puccini è stato chiamato in causa con “oh mio babbino caro” dal Gianni Schicchi. A Lugo poi non poteva mancare un brano del nostro concittadino più illustre Gioachino Rossini, di cui è stato eseguito una versione, degna del miglior Coltrane, del “Crucifixus” dalla Piccola Messa solenne. Ecco le immagini della serata.