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giovedì 13 maggio 2010

Martedì 18 maggio - UGO ZOLI a Caffè Letterario

Martedì 18 maggio alle ore 21,00 al Teatro Rossini di Lugo terzo appuntamento del mese per Caffè Letterario con il commediografo lughese Ugo Zoli che presenterà il suo volume di pezzi teatrali edito lo scorso anno anno dalle Edizioni del Bradipo “Mamme e medaglie”. Una cornice d’eccezione come il Teatro Rossini per il “teatro” di Ugo Zoli con il pubblico che sarà fatto accomodare direttamente sul palcoscenico avendo così modo di poter godere di una visuale insolita di tutto il teatro, visuale che di solito è riservata agli attori. Sempre sul palcoscenico siederà assieme a Zoli, Arnaldo Bruni, ordinario di Letteratura Italiana all’Università di Firenze, che converserà con l’autore sui temi e sui testi di “Mamme e medaglie”. Alcuni brani tratti dai pezzi teatrali di Zoli verranno poi letti e recitati dagli attori ravennati Franco Costantini e Gianfranco Tondini. L’incontro organizzato in collaborazione con la Fondazione Teatro Rossini si concluderà come d’abitudine con la consueta degustazione di vini. Con questo “Mamme e medaglie” le Edizioni del Bradipo” completano la pubblicazione dell’opera teatrale di Ugo Zoli. Terzo e ultimo volume dopo “Burlesca” e “Il verde Giorgio” il libro contiene sei pezzi teatrali legati tutti dal tema della famiglia che viene trattato con quel lucido e ironico scetticismo a cui il professore lughese ci ha da tempo abituati. da "Parliamone di cuore" (secondo tempo) di Ugo Zoli Lucia : Lo so; tutti i figli vorrebbero che la mamma non avesse mai sopportato il peso di un uomo, che non avesse mai corrisposto ai suoi voluttuosi bramiti, urlando anche lei, ma che invece fosse rimasta sempre pura, immacolata, la sua, mentre le madri degli altri, tutte zoccole.. No, caro, non è così. Ciascuno di noi è nato dall’incontro di due forze scatenate, non più colpevoli del fulmine che nasce dallo scontro tra due cariche di segno opposto. Gianni : Ma hai detto che le cariche erano anche tre, a volte. Lucia : Si sa: gli uomini sono più complessi dei temporali. Gianni : Ma possono nascere delle confusioni tremende. Lucia : Macché confusioni. Al massimo nascerà un bastardino, assolutamente uguale a qualunque altro essere che nasca da grembo umano. Gianni, non complicare le cose! E’ già tanto complicata la vita. Gianni : Ma la vita è precisamente la vita delle cose e le cose siamo noi. Lucia : Non solo noi; ce ne sono tante altre. Ma noi troviamo noi stessi i più interessanti. Questo è vero ma non è giusto. Oppure, è giusto che ciascuna specie si occupi soprattutto di se stessa, ma non è vero che sia la più importante nel complesso di tutti gli eventi. Gianni : Allora noi non potremo mai sapere nulla di certo? Lucia : Chi può dire di sapere qualcosa? Chi può dire di essere certo che una frase, un discorso, un racconto corrisponda a qualcosa che è veramente accaduto, che da qualche parte esista realmente, o che non sia tutto fumo, illusione, schizzo della fantasia, aria mossa dalle nostre corde vocali?

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