Pagine

Sala conferenze - Hotel Ala d'Oro

Via Matteotti, 56 - 48022 Lugo di Romagna - (Ravenna) - Italia
Per Informazioni : 0545 22388 - claudio@aladoro.it
Iscriviti alla newsletter di Caffè Letterario sul sito http://www.aladoro.it/

giovedì 29 aprile 2010

La serata con MATTEO COLLURA

Ultimo incontro del mese per Caffè Letterario quello di ieri sera con il giornalista Matteo Collura che ha presentato il suo libro dedicato alla figura del grande scrittore siciliano Leonardo Sciascia dal titolo “Alfabeto Sciascia” edito da Longanesi nel 2009. La serata, con un pubblico non così numeroso come il libro e l’autore avrebbero meritato, è stata introdotta dal curatore di Caffè Letterario Marco Sangiorgi e si è conclusa come sempre con il consueto brindisi finale. Incontro quindi dedicato a uno dei giganti della letteratura italiana della seconda metà del ‘900 come Sciascia, raccontato dal suo biografo più accreditato nonché da un vero amico che come ha ricordato Collura ieri aveva sempre considerato “il Maestro di Regalpetra” come un fratello maggiore. E proprio dalla voce “amicizia” è partito il discorso di Collura, voce in cui Sciascia viene definito come un siciliano anomalo perché dovendo scegliere fra verità e amicizia scelse sempre la prima. Altro tema toccato più volte quello della libertà. Queste le parole di Collura. “Sciascia dimostra che la libertà non è gratuita. Per essere liberi bisogna prima di tutto esseri affrancati dalle necessità e dal bisogno ma soprattutto bisogna essere disposti a resistere alla lusinga del guadagno. In Italia non si possono fare tanti nomi di scrittori che abbiano resistito a questa tentazione e sicuramente fra questi ci sono Leonardo Sciascia e Pierpaolo Pasolini. Sciascia ha potuto scrivere quello che ha scritto, nei suoi libri, nei suoi articoli, perché viveva in quello stato di grazia che si crea quando si è liberi dal bisogno ma si anche estranei alla ricerca del guadagno; e lui estraneo a tutto questo lo era talmente da rifiutare contratti miliardari con le case editrici più importanti pur di mantenere la certezza e la forza della sua indipendenza da qualsiasi pressione o richiesta”. Finale di serata con sorpresa poi con l’intervento dei due musicisti lughesi John De Leo e Franco Ranieri che con la collaborazione dello stesso Matteo Collura hanno messo in scena uno spettacolo teatrale dal titolo “Zolfo” basato su testi di Sciascia. Lo spettacolo commissionato dalla “Milanesiana” nella persona di Elisabetta Sgarbi è un mix di musica, reading letterario, e video arte dal taglio poetico ed evocativo in cui emerge soprattutto il Sciascia inedito delle poesie giovanili. Dalla registrazione dello spettacolo andato in scena alla Milanesiana è stato poi tratto un DVD che si può trovare come allegato al numero monotematico che la rivista letteraria “Panta” ha dedicato a Leonardo Sciascia.

martedì 27 aprile 2010

Mercoledì 28 aprile - MATTEO COLLURA a Caffè Letterario

Mercoledì 28 aprile, alle ore 21,00 nella sala conferenze dell'Hotel Ala d'Oro, ultimo incontro del mese con lo scrittore e giornalista Matteo Collura che presenterà il suo ultimo libro "Alfabeto Sciascia" edito da Longanesi nel 2009 e dedicato al grande scrittore siciliano Leonardo Sciascia di cui proprio l'anno scorso ricorreva il ventennale della morte. A introdurre l'incontro, che terminerà con il consueto brindisi finale con i vini in degustazione, sarà il curatore di Caffè Letterario Marco Sangiorgi. America, fascismo, mafia, Moro, Pirandello, Sicilia: sono alcuni dei "lemmi" che compongono questo curioso dizionario, questo "alfabeto" dedicato a Leonardo Sciascia. Ma ve ne sono altri che forse sono meno immediati per il lettore, ma non meno significativi nel microcosmo dello scrittore: Bellodi (il capitano dei carabinieri protagonista del "Giorno della civetta"), Cretino, Noce (contrada nel territorio di Racalmuto, il paese natale) e molti altri. Insieme rappresentano un modo trasversale, curioso di addentrarsi nella sua opera. E poiché Sciascia è siciliano, la Sicilia è sempre al centro delle sue riflessioni, una terra carica di storia che diventa metafora del mondo intero. "La letteratura deve essere utile", questo è uno degli assunti che legano Leonardo Sciascia a Matteo Collura, suo amico prima e ora suo massimo biografo che continua: " Leonardo era un uomo dal libero pensiero. In anni bui l’eresia era perseguitata ma anche oggi chi pensa in modo libero, autonomo, fa paura. Sciascia aveva un senso della libertà non comune, non banale. La libertà è rinunciare alla lusinga del guadagno, questa è la vera concezione di libertà, soprattutto per un intellettuale, per uno scrittore e Sciascia rinunciava a tante cose per essere davvero libero". Matteo Collura è nato ad Agrigento nel 1945. Scrittore e giornalista per le pagine culturali del Corriere della Sera vive a Milano da ormai tanti anni. Ha pubblicato diversi libri dedicati alla figura di Leonardo Sciascia, oltre a saggi e romanzi storici. E' stato già ospite del Caffè Letterario di Lugo nel 2006, quando presentò il bel romanzo storico ambientato in Sicilia durante la mitica spedizione garibaldina dei Mille "Qualcuno ha ucciso il generale".

"Non ero mai stata a Lugo" di SELENE BALLERINI

La scrittrice e giornalista SELENE BALLERINI è stata ospite di Caffè Letterario il 19 aprile scorso per la presentazione del libro "Il linguaggio della Dea" dell'archeologa lituana Marija Gimbutas di cui ha curato la traduzione.
Non ero mai stata a Lugo, né conoscevo il Caffè Letterario fiorito tra i suggestivi spazi dell'hotel Ala d'Oro. A condurmi in queste per me nuove terre d'avventura culturale ed esperienziale è stata Barbara Zanoni, la Danzatrice-che-incanta. "Perché non organizziamo una serata 'doppia', con una mia danza che introduce la presentazione del Linguaggio della Dea da te tradotto?" mi ha chiesto un giorno... Ho accolto con gioia l'invito e n'è sortito un fantastico evento: sullo sfondo di un matristico dipinto di Antonio Caranti l'assolo di Barbara, dal significativo titolo Alla Dea, si è intrecciato con la mia nuova versione del capolavoro della mitoarcheologa lituana Marija Gimbutas (edito da Venexia), che ho proposto con passione a un pubblico attento, parimenti appassionato e gravido di feconda curiosità, nella magica atmosfera che Claudio & Patrizia e gli altri amici del Circolo hanno saputo creare. Poiché parlare di Gimbutas e dei reperti da lei analizzati e/o rinvenuti (che riconduce alla possibilità, sempre più accreditata, di una preistoria europea votata a un Divino dalle fattezze precipuamente femminili) significa scoprire che nel remoto passato l'umanità parlava un medesimo linguaggio, farlo in un'oasi di attività culturali così partecipata ha rafforzato il senso e il gusto dell'incontro, in cui persone sconosciute si son ritrovate per un breve arco di tempo sorelle e fratelli nella volontà di conoscenza. Al mattino con il mio compagno Roberto Negrini, autore di molte delle immagini presentate, mi son fatta un giro per il centro, scoprendovi gioielli che mi hanno meravigliata, e ho così concluso armonicamente il mio rapido ma entusiasmante soggiorno lughese. Grazie dunque a Claudio Nostri per l'ospitalità nella sua "Ala", e grazie a tutti/e per la magnifica serata, che mi auguro per me non sia l'ultima... Selene Ballerini

La serata con LORENZO "MIAMI" SEMPRINI

Un'altra bellissima serata di musica e letteratura ieri sera a Caffè Letterario con i musicisti Lorenzo"Miami" Semprini, Beppe Ardito e con l'attore Antonio Vanzolini per l'incontro conviviale dedicato al Novecento americano. La serata è cominciata subito in chiave musicale con le chitarre e le voci di Lorenzo Semprini e Beppe Ardito intonare canzoni di Bruce Spreengsteen e Lou Reed. Dopo la cena è cominciato un vero e proprio viaggio nella letteratura americana a cominciare dagli anni '30 della grande depressione con la lettura di alcuni brani di "Furore" il bellissimo romanzo di Steinbeck combinati con alcuni brani di Woody Guthrie come "I ain't got no home" e "do-re-mi". La commistione di musica e scrittura è continuata attraverso gli anni della "Beat Generation" con Jack Kerouac e il suo romanzo "Sulla strada" per continuare con altri autori come John Fante, Bukowski che si alternavano alla musica di Tom Waits, Bruce Springsteen Neil Young. Il gran finale poi non poteva toccare che a Bob Dylan, il menestrello del Greenwich Village, l'uomo che con le sue canzoni fece traballare tutto un universo borghese e benpensante. Di Bob Dylan, forse il simbolo più importante in musica e parole di una generazione che voleva cambiare il mondo, Lorenzo Semprini e Beppe Ardito hanno interpretato in maniera veramente coinvolgente e trascinante due fra le sue canzoni più famose come "Highway 61" e la mitica "Like a rolling stone"... Ecco le immagini della serata.

domenica 25 aprile 2010

Lunedì 26 aprile - Serata conviviale dedicata alla Letteratura Americana del '900 con LORENZO MIAMI SEMPRINI

Lunedì 26 aprile alle ore 20,30 nella sala conferenze dell'Hotel Ala d'Oro terza serata conviviale dell'anno per Caffe Letterario dedicata alla musica e alla letteratura americana dal titolo "Words & Music. Viaggio nelle parole e nella musica. La musica e la letteratura americana del '900" . Un itinerario tra musica e letteratura, una serata dedicata alle reciproche influenze di parole e canzoni. L'attore Antonio Vanzolini, coadiuvato da Lorenzo "Miami" Semprini (voce, chitarra e armonica), e Beppe Ardito (chitarre, cori), si cimenterà in alcuni reading di un viaggio che parte dal blues della grande depressione degli anni '30, passando all'esplosione del rock fino ad arrivare a brani più recenti. Attraverso le musiche di Woody Guthrie, Bob Dylan, Bruce Springsteen, Pete Seeger, Tom Waits e le parole di autori come John Steinbeck, John Fante, Jack Keouack, Nick Hornby, Charles Bukowski si costruirà un percorso, coadiuvato anche da proiezioni di immagini, che condurrà lo spettatore nella consapevolezza di come letteratura, musica e cinema abbiamo realmente influenzato ogni dimensione della vita moderna. Questo il menù della serata: Buffet Aperitivo Tris di pasta - Stricchetti ai piselli e al prosciutto croccante - Cappelletti al ragù - Cannelloni alla Rossini Zuppa Inglese Caffè. Il costo è di €. 20,00 per persona bevande incluse, la prenotazione è obbligatoria. (Tel.0545-22388)

"Sul confine, ai margini." di IVANO NANNI

Sull'incontro con PAOLO NORI di venerdì 23 aprile Dei libri, sui libri, si può dire tanto o poco secondo i gusti, si può parlare dell'autore, della storia che si racconta, dei personaggi, e in fondo si parla sempre di queste cose, ma però le cose si possono ricordare in tanti modi differenti e tutti sono degni di essere considerati, però per quello che mi piace c'è un modo di divagare scrivendo, di parlare e ascoltare nello stesso tempo, e fare le due cose in una volta non è facile, ed è tutto questo che permette di salire o scendere la scala del narrare, e non importa quanta sia lunga che è una cosa semplice ma nello stesso tempo delicata, occorre andare in punta di piedi, toccando le cose da scrivere, che sono quelle da dire, marginalmente; è questo gusto del margine ad essere la chiave di tutta l'umanità che si trova nei libri veri, quelli con l'anima in bella vista, c'è quella cosa che si chiama meditare scrivendo, e parlare che è poi in fondo la stessa cosa ma su registri differenti, magari nascondendosi un po', pudicamente, ché non è giusto dire tutto di sé, anzi è proprio il sé ad essere lasciato lontano, ai confini delle proprie opinioni, perché non è la cosa più importante, è la più marginale, se vogliamo, e proprio per questo ne parliamo: e a me pare che anche Nori parli del suo essere nel mondo così di soppiatto come se le cose non gli importassero e poi si vede che in realtà gli importa di tutto, e nota tutto quello che serve al suo modo labirintico di raccontare senza apparentemente una via maestra, un raccontare per vicoli, per sentieri, che non tutti sono buoni a fare per il pericolo di perdersi, ma lui che sembra avere un buon navigatore riesce a districarsi da quello gnommero di stradine che passano e ripassano dagli stessi luoghi, per vedere se qualcosa è cambiato e se la gente ha cambiato faccia, lavoro, e casa che di questi tempi non è facile, però può capitare per via della crisi, per gli sfratti in agguato, insomma le cose si vanno definendo, a scriverne sempre di più, e quello che Nori fa è un miracolo di quelli veri che non fanno lacrimare le madonne però sono più importanti per tutti quello che vivono tutti i giorni in quei vicoli della narrazione, e si sentono timidi e non vogliono per niente esporsi ma sono contenti quando qualcuno parla di loro. Non è tanto importante scegliere una strada, tanto ci siamo già sulla strada e che sia la nostra o quella di altro non è poi così importante, però scegliere il passo per percorrerla questo sì che importante e anche scegliere che scarpe mettersi è importante e anche scegliere quando fare una pausa per mangiare qualcosa o per sdraiarsi a guardare le nuvole, per un attimo o due attimi o per tutto il tempo che si vuole, questo è importante, come anche scegliere di tornare indietro visto che non è obbligatorio andare avanti, infatti anche se siamo in un momento sbilenco della nostra storia patria in cui si deve andare avanti come “allora” perché chi si ferma è perduto, non siamo proprio obbligati e forse fermarsi e dirsi quello che siamo sarebbe la cosa più bella che possiamo fare, bella, non buona o giusta, ma bella, esteticamente ed estaticamente grande, di una bellezza abbagliante, un'opera d'arte, direi. di Ivano Nanni

Gli incontri con PAOLO NORI e IVAN ROSSI

Un altro intenso fine settimana con doppio appuntamento per Caffè Letterario con l’incontro di venerdì sera all’hotel Ala d’Oro con lo scrittore Paolo Nori e quello di ieri, sabato 24 aprile, in libreria, con Ivan Rossi. Serata divertentissima quella con lo scrittore emiliano Paolo Nori che ha presentato il suo ultimo romanzo “I malcontenti” edito da Einaudi. Dopo una breve introduzione del curatore di Caffè Letterario Marco Sangiorgi, l’incontro si è trasformato in uno spettacolare reading dello scrittore che con la sua cadenza tipicamente emiliana ha letto esilaranti brani dal suo ultimo libro e in finale di serata anche dai suoi primi volumi editi circa una decina di anni fa e ripubblicati ultimamente. Saletta della Libreria Alfabeta al completo ieri pomeriggio per la presentazione del libro di memorie di Ivan Rossi “D’la da Po” edito da Walberti. Assieme all’autore e allo storico Fiorenzo Landi era presente al tavolo dei relatori il sindaco di Lugo Raffaele Cortesi che non ha voluto mancare all’esordio in veste di scrittore dell’amico Ivan. Ecco le immagini degli incontri.

martedì 20 aprile 2010

Sabato 24 aprile - IVAN ROSSI a Caffè Letterario

Continuano alla Liberia Alfabeta gli incontri con gli autori e l'editoria locale. Sabato 24 aprile, alle ore 17,30 sarà la volta di Ivan Rossi con il suo "D'la da Pò" edito da Walberti. A introdurre l'incontro, che si concluderà con il brindisi-aperitivo per tutti gli intervenuti, sarà lo storico Fiorenzo Landi. Il libro racconta la storia di una famiglia di contadini che dalla collina romagnola emigra ad Anita in provincia di Ferrara, dove vi trascorrerà dieci anni (1949/59). Il racconto è arricchito da riferimenti storici e politici, fatti e personaggi che contrassegnarono quegli anni. Tra i vari capitoli alcuni sono dedicati al dialetto, ai lavori di campagna, alla vita di comunità. Il titolo riprende un’espressione molto usata per definire i luoghi oltre il fiume Reno, il cui significato costituì un mistero per tutta la prima infanzia dell’autore.

Venerdì 23 aprile - PAOLO NORI a Caffè Letterario

Venerdì 23 aprile alle ore 21,00 nella sala conferenze dell'Hotel Ala d'Oro nuovo appuntamento di Caffè Letterarrio dedicato alla narrativa con lo scrittore emiliano Paolo Nori e il suo ultimo romanzo "I malcontenti" edito da Einaudi pochi mesi or sono. A introdurre la serata, che si concluderà con il consueto brindisi finale con i vini in degustazione, sarà il curatore di Caffè Letterario Marco Sangiorgi. Racconta Paolo Nori: "La storia principale che si racconta nei Malcontenti è la storia della relazione tra due ragazzi poco meno che trentenni, che appena usciti dall'università e dallo spaesamento post universitario provano a entrare, come si dice, nel mondo, e provano a farlo senza far saltare per aria la loro relazione, ed è la storia di come questa relazione poi alla fine salta per aria quando i due si mettono a lavorare insieme a un festival che si chiama Festival dei malcontenti . Intorno a questa vicenda si muovono, nel libro, diverse altre cose, la principale delle quali, mi sembra, è la messa a fuoco dello stato non tanto di una generazione, come verrebbe da dire, ma di più generazioni, di quelli che vanno in giro, oggi, in Italia, avendo tra i 25 e i 45 anni, e che si potrebbero definire, con approssimazione, i malcontenti." Paolo Nori è nato a Parma nel 1963. Dopo aver lavorato come ragioniere in Algeria e in Iraq, Paolo Nori si è laureato in Lingue e Letterature straniere all’università di Bologna a Bologna. Specialista in lingua russa e francese, ha cominciato a scrivere nel '96 ed ha pubblicato diversi romanzi e ha tradotto diversi classici della letteratura russa. Paolo Nori, che nelle affabulazioni dal vivo è originalissimo e straordinario, almeno quanto nei suoi libri, ha già anticipato sul proprio blog l’incipit della lettura de «I Malcontenti» che farà a Caffè Letterario: "Questo è un romanzo che ha 163 pagine e 274 capitoli. Ne faccio una lettura non consecutiva, con un nuovo montaggio, di una ventina di pagine. Devo dire che da questa lettura non credo si capisca, il romanzo: non si capisce la trama, non si capiscono bene i personaggi, non si capisce come va a finire, non si capisce quasi niente, probabilmente. Adesso comincio".

La serata con SELENE BALLERINI e BARBARA ZANONI

Serata tutta particolare quella di ieri sera per Caffè Letterario con la presentazione del libro "Il linguaggio della Dea" dell'archeologa lituana Marjia Gimbutas. Il volume presentatato dalla giornalista e scrittrice fiorentina Selene Ballerini, che ne ha curato anche la traduzione, ha avuto una introduzione del tutto inusuale con la performance di danza dal titolo "Alla Dea" della ballerina e coreografa Barbara Zanoni. A fare da cornice a tutta la serata sullo sfondo era stata allestita una grande tela dell'artista massese Antonio Caranti dedicata alla Dea. Ecco le immagini dell'incontro...

domenica 18 aprile 2010

Lunedì 19 aprile - SELENE BALLERINI e BARBARA ZANONI a Caffè Letterario

Lunedì 19 aprile alle ore 21,00 nella sala conferenze dell’Hotel Ala d’Oro secondo appuntamento del mese per Caffè Letterario con la giornalista e scrittrice Selene Ballerini che presenterà la riedizione da lei curata e tradotta del libro “Il linguaggio della Dea” dell’archeologa lituana Marija Gimbutas, considerato una vera e propria pietra miliare dell’archeomitologia. L’incontro sarà preceduto da una performance di danza dal titolo “Alla Dea” della coreografa e ballerina Barbara Zanoni. Al termine della serata come di consueto brindisi finale per tutti con i vini in degustazione. “Il linguaggio della Dea” ha rivoluzionato le prospettive sulle origini della nostra cultura. A sostegno delle proprie tesi l’Archeologa lituana esamina reperti , dal neolitico all'età del bronzo, in parte già noti e in parte da lei stessa dissepolti durante i suoi scavi nel bacino del Danubio e nel nord della Grecia, che comprendono un vastissimo repertorio di manufatti (oltre 2000, tutti riprodotti nel volume), mostrando i nessi dimenticati tra il mondo materiale e quello dei miti di una raffinata cultura matrifocale - il cui simbolismo costituisce le radici del patrimonio culturale dell'Europa Antica - e riportando alla luce la presenza centrale del femminile nella storia. Marija Gimbutas (1921-1994) Nacque in Lituania e studiò archeologia alle Università di Kaunus e Vilnius. Fuggita durante l'invasione russa, si laureò all'Università di Tubinga. Nel 1949 si trasferì negli USA, dove lavorò prima ad Harvard e dal 1963 all'Università di Los Angeles come docente di archeologia. Scrisse oltre 20 opere e 200 saggi su temi connessi alla mitologia dell'Europa Antica, alla religione della Grande Dea e alle origini delle culture indoeuropee. A presentare l’opera della Gimbutas sarà la giornalista scrittrice e magista Selene Ballerini considerata fra le maggiori studiose italiane di neo-paganesimo e sacralità femminile. E proprio sul tema tema della sacralità femminile l’introduzione all’incontro sarà affidatata alla performance di danza teatrale dal titolo “Alla Dea” della ballerina e coreografa Barbara Zanoni.

"Alla Dea" una performance di Barbara Zanoni La sacralità come zona senza tempo, pervade nella danza, il corpo, il gesto, il movimento. Il dilagare dinamico apre percorsi emotivi e ritmici nella dimensione vibrante di uno spazio non quotidiano che si fa scenico. Il segno fisico tende ad una scrittura tracciata ed aperta verso ogni direzione dell’essere danzante purché integra nella sua verità di carne, per restituire al corpo la sacralità che gli è propria. Il corpo stesso come unico media dell'anima nella vita, conserva tracce divine: apertamente denuncia la nostra impossibilità di assoluto, come la nostra urgenza di assoluto in un’umana preghiera alla bianca, rossa e nera Dea.

Gli incontri con NEVIO CASADIO e EMANUELE MARFISI

Week-end con due appuntamenti per Caffè Letterario in questo fine settimana appena trascorso. Venerdì serà nella sala conferenze dell'Hotel Ala d'Oro il giornalista Nevio Casadio ha presentato il suo libro-reportage edito da Marsilio "Nel silenzio un canto". L'incontro introdotto da Daniele Serafini è stato impreziosito dalla proiezione di due documenti filmati realizzati da Casadio, uno sulla poetessa Alda Merini, l'altro dedicato alle stamperie clandestine della Resistenza qui in Romagna durante l'occupazione nazista. Per gli appuntamenti con gli autori e l'editoria locale, saletta conferenze della Libreria Alfabeta strapiena il giorno successivo, sabato 17 aprile, per la presentazione del libro "Diario di classe" del giovane scrittore Emanuele Marfisi. Libro, come si evince dal titolo dedicato alla scuola, introdotto dalla curatrice di Caffè Letterario Patrizia Randi, che ne ha letto diversi brani scatenando poi al termine della presentazione un vivace dibattito su un tema così scottante come quello della scuola. Ecco le immagini degli incontri...