Pagine

Sala conferenze - Hotel Ala d'Oro

Via Matteotti, 56 - 48022 Lugo di Romagna - (Ravenna) - Italia
Per Informazioni : 0545 22388 - claudio@aladoro.it
Iscriviti alla newsletter di Caffè Letterario sul sito http://www.aladoro.it/

venerdì 24 aprile 2009

"Un album per il futuro" di IVANO NANNI

Sull'incontro con Nando dalla Chiesa di lunedì 20 aprile Forse per capire qualcosa della politica italiana occorre avere delle nozioni di chimica piuttosto che concentrarsi sulla storia e sul diritto. Se guardiamo alla scena politica specie di questi ultimi anni la vediamo compresa dentro a un laboratorio il cui accesso non è precluso a nessuno, e a nessuno viene ricordato che occorre sapere che certi elementi non possono essere miscelati se non in dosi graduate, secondo protocolli di compatibilità. Per non parlare di elementi che non possono proprio trovarsi nemmeno sullo stesso scaffale, pena l’esplosione del luogo di lavoro. La salvaguardia del laboratorio è determinante se si vuole continuare a fare esperimenti e proseguire nel contesto di libere scelte di comprensione e di libertà di azione temperata da una vigilanza istituzionale incorruttibile. Credo che ci sia stato un tempo, non molto lontano, in cui alcuni uomini hanno portato il valore delle istituzioni a diretto contatto con i cittadini. Ne hanno vissuto sulla pelle tutte le leggi, i commi e i sottocommi, e l’hanno reso vivo consegnandolo ai cittadini come un valore etico. Quando venne ucciso il prefetto e generale Dalla Chiesa si percepì nettamente che le istituzioni tornavano a sublimarsi in una pura astrazione. Non si era increduli di quanto fosse accaduto, ma semplicemente inorriditi per il fatto che il laboratorio perdesse un elemento di purezza che evidentemente non poteva stare nella stessa stanza con elementi spuri. Il non cedere alla corruzione, questo non ossidarsi al contatto con la degradazione morale, ne ha determinato il destino e nel contempo ha irrobustito la coesione familiare e la sua immagine pubblica. Il principio primo per cui un uomo delle istituzioni, in divisa o in abiti civili, non deve cedere alla tentazione di ricevere qualcosa che possa essere compreso come una gratificazione, come un favore o un regalo, è stato tramandato di padre in figlio e ai nipoti. Ne ha costituito l’ossatura etica, il peso specifico, il valore chimico neutro e puro. Stabilito questo valore per cui non è negoziabile la propria statura, per cui non si accetta di farsi piccoli per entrare nelle piccole tane dei sodali per interesse, allora cresce la considerazione dei cittadini comuni e la paura di quelli che non hanno come valore la promozione dei valori istituzionali. Non ossidarsi in un ambiente ostile, troppo carico di gas tossici, permette di trovare motivazioni di coesione che vanno oltre la semplice comprensione razionale dei problemi. A me pare che la famiglia che emerge dall’album dei ricordi che Nando sfoglia con orgoglio e tenerezza, sia quella per cui vale il principio di difesa ad oltranza delle dignità di tutte le famiglie che si oppongono al disprezzo dei violenti e dei corrotti. Credo che con questo libro si evidenzi un paradigma familiare di grande impatto emozionale. Per cui le soluzioni ai mali della politica si possono trovare nel cuore della famiglia stessa, se questa famiglia ha a cuore lo stato in cui vive. Passa cioè il principio, a mio parere vero, che siano i comportamenti virtuosi familiari che innestati nella società, nella politica, nella scuola, nei sindacati, nel lavoro, possano diradare le nubi tossiche che intaccano ambiente sociale e clima politico. Questo vale per tutti gli ambienti e per tutte le famiglie. Ma il problema è che c’è difficoltà a osservare come veri e giusti certi principi che fanno parte del patrimonio di alcuni. In un periodo come questo in cui l’assalto al forte costituzionale è preciso e mirato, servirebbe la volontà eccezionale di chi opera senza chiudersi nel sottopancia della politica e si muove nel contesto delle proprie certezze morali. Come diradare i dubbi e sperare in un futuro migliore non spetta solo alla politica, cioè ai delegati a decidere, spetta a tutti, e specie a quel genere di dubbiosi e perplessi che non sanno da che parte stare per una diffidenza ben ponderata. Ivano Nanni

Nessun commento:

Posta un commento