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sabato 31 gennaio 2009

Le serate con ERALDO AFFINATI e SALVATORE GIANNELLA

Due appuntamenti ravvicinati e di altissimo livello per Caffè Letterario quelli di mercoledì scorso 28 gennaio con lo scrittore romano Eraldo Affinati, e quello di ieri venerdì 30 gennaio col giornalista Salvatore Giannella. Eraldo Affinati ha presentato il suo ultimo romanzo, appena edito nella versione economica degli Oscar Mondadori, “La città dei ragazzi”. Dopo l’introduzione di Marco Sangiorgi, lo scrittore romano ci ha raccontato il suo libro soffermandosi in particolar modo sulla sua straordinaria esperienza di insegnante nella “Città dei ragazzi” di Roma. Nata nell’immediato dopoguerra con lo scopo di provvedere all’assistenza e all’educazione sociale e professionale dei ragazzi privi di un valido supporto familiare ed esposti a rischi di devianza “La città dei ragazzi” è stata caratterizzata fin dalla sua fondazione dallo strumento pedagogico dell’”Autogoverno” che regolamenta la vita comunitaria e che fa di questa comunità praticamente un piccolo comune dotato di strutture politiche, amministrative, economiche finanziarie proprie, gestite dagli stessi ragazzi. Ragazzi provenienti, nella maggior parte, da quelle parti del modo più povere e diseredate, che arrivano in Italia attraverso viaggi incredibili trascinandosi sulle spalle ricordi di miseria e di violenza difficilmente dimenticabili. A conferma di questo è stata emozionante la lettura dell’incipit del libro da parte dello stesso Affinati , dove uno dei suoi alunni, il tredicenne bambino afgano Afiz racconta, in un italiano approssimativo, la storia del suo viaggio-calvario dall’Afghanistan all’Italia attraverso Iran, Turchia e Grecia. Della difficoltà di essere insegnanti in un simile contesto, con bambini provenienti da mondi e culture diversissime fra loro, con una nuova lingua da imparare, e che spesso sono analfabeti nella loro stessa lingua madre, è facile intuire; più difficile, ma allo stesso tempo molto confortante, è saper e che ci sono ancora insegnanti che in queste difficoltà vedano una sfida da vincere, ma soprattutto un arricchimento personale e professionale di cui, come ha detto Affinati, non potrebbero più fare a meno. Altrettanto interessante l’incontro di ieri sera col giornalista milanese Salvatore Giannella che ha presentato il suo saggio-inchiesta “Voglia di cambiare. Seguiamo l’esempio degli altri paesi europei” edito pochi mesi fa dal nuovo marchio editoriale “Chiarelettere”. La lunga e accattivante dissertazione di Giannella è stata centrata sul concetto di “emulazione”, o meglio in parole povere, su come si dovrebbe guardare, copiare e imparare da chi, fra gli stati europei, è riuscito nei più svariati campi della vita sociale ad eccellere e fare ricadere gli indiscutibili vantaggi di queste eccellenze su tutti i cittadini. Seguire il discoroso di Giannella è stato come fare un viaggio molto istruttivo nel vecchio continente alla scoperta di realtà innovative e vincenti come il sistema fiscale danese, la sicurezza sul lavoro in Svezia, i trasporti record della Spagna, la scuola e l’educazione in Finlandia. L’anima ambientalista del giornalista milanese (direttore dal 1986 al 1996 di Airone il primo e più diffuso mensile dedicato all’ambiente) è uscita poi allo scoperto nel parlare dei problemi energetici e di come si sta cercando di risolverli in Germania e in particolar modo nella città di Friburgo diventata in questi anni un grande laboratorio di ricerca per l’energia solare. Proprio sulle tecnologie edili volte al risparmio energetico è stata proiettata una piccola parte di un documentario dedicato alla città tedesca e in particolare al suo quartiere di “Am Schlielberg”,progettato dell’architetto Rolf Disch, costruito secondo i criteri di “ecologia” e di “efficienza energetica” che contiene 50 case a schiera immerse nel verde che producono più energia di quella consumata dagli abitanti grazie ai tetti interamente ricoperti di pannelli fotovoltaici, a un isolamento termico molto efficiente e ad un impianto di ventilazione che consente di riscaldare l’aria fredda invernale con quella calda dell’aria esausta. Insomma tanti i buoni esempi da seguire che hanno già ampiamente dato dimostrazione di funzionare e di migliorare la vita di tutti. Bisogna solo trovare la “Voglia di cambiare”.

1 commento:

  1. Al seguente link potete visualizzare il servizio che abbiamo realizzato il giorno 8 Aprile 2010 dal titolo “Berlino incontra la città” a Tor Vergata alla facoltà di Lettere.

    http://www.uniroma.tv/?id_video=15463

    Alessandra
    09/04/2010

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