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Sala conferenze - Hotel Ala d'Oro

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martedì 27 maggio 2008

Il calendario di Giugno

Mercoledì 4 giugno, ore 21,00 In collaborazione con “Univ. per Adulti” di Lugo e “Associazione Eco” Aula Magna del Liceo Classico di Lugo Giuseppe Ayala "Chi ha paura muore ogni giorno. I miei anni con Falcone e Borsellino" Milano, Mondadori, 2008 Interviene Marco Sangiorgi Sarà presente l’autore Sono passati quindici anni dalla terribile estate che, con i due attentati di Punta Raisi e di via d'Amelio, segnò forse il momento più drammatico della lotta contro la mafia in Sicilia. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino restano due simboli, non solo dell'antimafia, ma anche di uno Stato italiano che, grazie a loro, seppe ritrovare una serietà e un'onestà senza compromessi. Ma per Giuseppe Ayala, che di entrambi fu grande amico, oltre che collega, i due magistrati siciliani sono anche il ricordo commosso di dieci anni di vita professionale e privata. Ayala rappresentò in aula la pubblica accusa nel primo maxi-processo, sostenendo le tesi di Falcone e del pool antimafia di fronte ai boss e ai loro avvocati, interrogando i primi pentiti (tra cui Tommaso Buscetta), ottenendo una strepitosa serie di condanne che fecero epoca. Per la prima volta, Ayala racconta la sua verità, non solo su Falcone e Borsellino, che in queste pagine ci vengono restituiti alla loro appassionata e ironica umanità, ma anche su quegli anni, sulle vittorie e i fallimenti della lotta alla mafia, sui ritardi e le complicità dello Stato, sulle colpe e i silenzi di una Sicilia che, forse, non è molto cambiata da allora. Sabato 14 giugno, ore 20,30 Serata Conviviale Sala Conferenze Hotel Ala d’Oro Sergio Manghi "Zidane. Anatomia di una testata mondiale" Troina, Città Aperta Edizioni, 2007 Sarà presente l’autore Euro 20,00 per persona bevande incluse (prenotazione obbligatoria) "La domanda è: ma che cosa avrà mai detto, Marco Materazzi, al grande Zinedine Zidane? Mandiamo dunque indietro la moviola al mattino di quello stesso 9 luglio 2006. E fermiamola su una sequenza soltanto, composta da tre soli fotogrammi le pagine 1, 2 e 3 di un giornale francese: Libération, il celebre quotidiano fondato dal filosofo Jean-Paul Sartre. Il titolo, a lettere cubitali, battezza Zizou con il nome di un film del regista Luc Besson. Un film sulla vita segreta degli abissi: "Le grande Bleu". Il sottotitolo giustifica poi la solenne onorificenza con queste parole: "Mettendo fine alla sua carriera nella finale di Coppa del Mondo Zidane entra nella leggenda". Quando la finale di coppa del mondo era a dodici minuti appena dal fischio di chiusura il più grande calciatore del mondo nel giorno più fulgido della sua carriera sotto gli occhi esterrefatti dell'intero telepianeta profittando di un ignaro difensore avversario che l'aveva dileggiato ha fermato di colpo l'orologio della Storia che gli ticchettava dentro inesorabile, le ha girato letteralmente le spalle ha percorso in direzione contraria un deciso passo marziale e all'apice di quel riflusso mistico verso l'Origine, ha sferrato una poderosa incornata da ariete all'ignaro avversario". Sergio Manghi è docente di sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università di Parma. Lunedì 16 giugno, ore 21,00 Sala Conferenze Hotel Ala d’Oro Ugo Cornia "Sulle tristezze e i ragionamenti" Macerata, Quodlibet, 2008 Interviene Marco Sangiorgi Sarà presente l’autore "A Modena chi soggiorna come ospite nella casa dello scrittore Ugo Cornia può avere un'esperienza che chiamerei filosofìca. Ugo Cornia è nel palazzo l'unico inquilino della Comunità Economica Europea, mentre gli altri inquilini sono tutti parecchio scorbutici e leggermente razzisti nei confronti di Cornia. [...] E per tutta la casa, ma specialmente in cucina, corrono liberamente gli scarafaggi, i quali non temono niente, se non i libri, che sono usati da Ugo Cornia per minacciarli, e abbattere i più tracotanti con un lancio fulmineo. Il libro poi resta nel punto in cui è stato scagliato, e su di esso gli scarafaggi innalzano le loro teorie riguardo la vita, la morte, la volontà suprema che c'è dietro ogni libro: se nel libro c'era scritto il destino dello scarafaggio schiacciato, se avendo accesso alla biblioteca si potrebbe conoscere il destino di tutti, se gli scarafaggi creeranno mai una civiltà e come sarà. Lo scrittore Giampaolo Morelli dice che è la casa di Cornia la civiltà già creata in terra dagli scarafaggi, entro la quale Cornia si muove come Yahwèh nella Bibbia" (Ermanno Cavazzoni). Ugo Cornia, modenese, ha già pubblicato quattro libri originalissimi creandosi un pubblico tutto suo e molto affezionato. Li ricordiamo: Sulla felicità a oltranza (Sellerio 1999), Quasi amore (Sellerio 2000), Roma (Sellerio 2004), Le pratiche del disgusto (Sellerio 2007). Venerdì 20 giugno, ore 21,00 Sala Conferenze Hotel Ala d’Oro Carlo Lucarelli presenta: "Quell’estate di sangue e di luna" Torino, Einaudi, 2008 di Eraldo Baldini e Alessandro Fabbri Eraldo Baldini presenta: "L’ottava vibrazione" Torino, Einaudi, 2008 di Carlo Lucarelli Coordina Marco Sangiorgi Saranno presenti gli autori “L’ottava vibrazione” Siamo a Massaua, Eritrea, nel gennaio del 1896. Sbarcano le truppe italiane. Sono i soldati che tra sessanta giorni moriranno ad Adua, nella piú colossale disfatta che il colonialismo europeo abbia mai subito. L'Italia cerca un posto al sole, tra le potenze. I soldati italiani troveranno nemici superiori per armamento, numero, conoscenza del terreno. Tra gli italiani che sbarcano ce n'è uno che ha un motivo diverso dagli altri per fare il soldato in Eritrea. Poi ci sono messi coloniali, avventurieri, borghesi, e una fanciulla che sembra fragile. Anche lei ha un motivo tutto particolare per stare lí. C'è l'inferno, quello di Adua 1896, quando un Paese povero e orgoglioso decise di farsi grande potenza e andare a opprimerne un altro. C'è l'Occidente, e il suo destino di civiltà e di morte. C'è un ufficiale che forse nasconde un segreto ancora piú spaventoso di quello che alcuni sospettano. Piccoli e grandi, finiscono tutti lí. Nell'inferno. “Quell’estate di sangue e di luna” È il 1969. Enrico, Billo, Valerio e Gianni, tutti undicenni, guardano in tv le immagini dell'Apollo che arriva sulla Luna. Nessuno può sapere che anche qui, a Lancimago, paese di poche centinaia di anime, sta per accadere qualcosa di importante. Una serie di avvenimenti terribili, nei nove giorni della missione Apollo, faranno scoprire agli abitanti che cos'è il vero orrore. Enrico, superando il silenzio e l'ottusità degli adulti, con la fantasia come unica arma, riuscirà a comprenderlo e a fermarlo. Ma perché esattamente trent'anni dopo, una volta adulto, lo stesso Enrico accompagna a Lancimago il figlioletto? Da uno dei maestri del noir italiano e del "gotico rurale" e dal giovane Alessandro Fabbri, un romanzo angoscioso e al tempo stesso pervaso da una sottile ironia in cui si muovono personaggi a tutto tondo, che si muovono sul palcoscenico della vita sempre impegnata a fare i conti con il lato più oscuro del mistero.

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